Le articolazioni sono strutture indispensabili per assicurare il movimento, il sostegno e la protezione dello scheletro. Esse mettono in contatto due o più ossa formando una giuntura e, in base al grado di motilità che le conferiscono, possono suddividersi il tre grandi categorie. La maggior parte delle articolazioni appartiene alla categoria delle diartrosi che, essendo costituite da diversi elementi (capsula articolare, liquido sinoviale, tendini e legamenti), consentono la più ampia varietà di movimento. Le anfiartrosi sono, invece, articolazioni cartilaginee semimobili; mentre le sinartosi sono articolazioni immobili, costituite da tessuto osseo, cartilagineo e connettivo.
Il dolore articolare è una sensazione dolorosa localizzata all’interno di una o più articolazioni e può originare dall’articolazione stessa o da elementi circostanti, come tendini, legamenti e capsule. In genere, il dolore si associa a modificazioni di volume e temperatura in corrispondenza dell’articolazione coinvolta, che diventa gonfia, arrossata e calda. Spesso questi sintomi sono la conseguenza di traumi articolari o peri-articolari, come lussazioni e distorsioni. Tuttavia, la manifestazione dolorosa può anche dipendere dalla presenza di processi degenerativi a carico dei cuscinetti di cartilagine situati tra le articolazioni.
A seconda della causa, può presentarsi in modo sporadico, quando il dolore è associato ad un singolo episodio (es. sforzo fisico); oppure ricorrente, quando il dolore permane fino alla risoluzione della patologia in corso.
Con il termine condroprotettori s’intende una categoria di farmaci ed integratori capaci di contrastare i processi degenerativi che colpiscono le articolazioni, favorendo la normalizzazione della cartilagine articolare e del liquido sinoviale in cui è immersa e da cui trae nutrimento e protezione. Più in generale, sono composti in grado di:
- stimolare i condrociti nella produzione di collagene che costituisce la matrice cartilaginea
- stimolare i sinoviociti nella sintesi di acido ialuronico
- inibire la degradazione della cartilagine da parte degli enzimi condrolitici
Gli agenti condroprotettori sono consigliati nella terapia delle condropatie, in particolare nella terapia conservativa dell’artrosi che, ad oggi, rimane una malattia irreversibile ma che, tramite questi agenti, può essere rallentata o contrastata.
Tra i condroprotettori di maggiore interesse, i più impiegati sono: l’acido ialuronico, la glucosamina solfato, la condroitina solfato e il collagene idrolizzato.
Acido ialuronico
A causa dello scarso assorbimento per via orale, questo agente viene tipicamente usato per infiltrazioni articolari al fine di andare a lubrificare e nutrire l’articolazione. Le infiltrazioni possono avere azioni diverse ed espletare un effetto di viscosupplementazione oppure un effetto di viscoinduzione.
Quando ha un effetto di viscosupplementazione, l’acido ialuronico va ad aumentare la viscosità dell’articolazione e la protegge dalle sollecitazioni meccaniche. In questo caso, il prodotto presenta un peso molecolare molto alto che gli permette di rimanere sulla superficie articolare dove, una volta infiltrato, svolge un ruolo ammortizzante e protettivo.
Quando invece ha un effetto di viscoinduzione, l’acido ialuronico iniettato stimola specifici recettori cellulari in grado di svolgere funzioni nutritive, protettive e immunoregolatorie. Il prodotto quindi dovrà avere un basso peso molecolare che gli permetterà di penetrare facilmente la membrana sinoviale ed effettuare la sua azione biologica.
Collagene idrolizzato
Il collagene idrolizzato si ottiene scomponendo, mediante idrolisi, il collagene nativo con lo scopo di ridurlo in frammenti proteici di minore peso molecolare per favorirne la digestione e l’assorbimento alimentare. Il maggiore interesse nei confronti del collagene idrolizzato è dettato dal ruolo che la proteina ricopre all’interno dell’organismo: il collagene è infatti l’elemento strutturale primario di ossa, cartilagini, tendini e legamenti.
Glucosamina e Condroitina solfato
Sono due sostanze naturalmente presenti nei tessuti connettivi e funzionalmente essenziali per l’attività articolare. Gli integratori a base di queste due sostanze sono quindi indicati nella prevenzione dell’osteoartrosi e per migliorare la salute delle cartilagini, proteggendole dai traumi e dall’usura.
Questi due condroprotettori conferiscono alla cartilagine articolare flessibilità e deformabilità, resistenza alle trazioni e alle torsioni, e capacità di assorbire gli urti. Per questi motivi l’associazione di condroitina e glucosamina solfato contribuisce al mantenimento strutturale e funzionale dell’articolazione, riducendo l’infiammazione in corso di patologie degenerative e migliorando così la motilità articolare.
A differenza di altri prodotti, tuttavia, quelli contenenti queste due sostanze devono essere assunti sotto controllo medico da:
- Pazienti diabetici, in quanto la glucosamina solfato può aumentare la resistenza all’insulina.
- Soggetti allergici ai crostacei, poiché la glucosamina solfato viene estratta dal guscio dei gamberi e dal carapace di altri crostacei.
- Pazienti che assumono antiaggreganti e anticoagulanti, in quanto l’integrazione di queste due sostanze potrebbe contribuire al sanguinamento accidentale.
In conclusione, si è osservato che l’impiego di integratori a base di queste sostanze determina:
- una riduzione del dolore articolare in pazienti affetti da osteoartrite
- una riduzione dei processi infiammatori articolari
- un rallentamento della progressione di condropatie e patologie osteoarticolari
- una riduzione di farmaci antinfiammatori impiegati nelle fasi dolorose della patologie ad andamento degenerativo.